(sera
di venerdì, a casa)
Bruna. Ciao nonna, allora ‘stasera
dormo qui.
Nonna. Come tutti i fridai-end.
Bruna. No al massimo week-end, o ti
confondi con il black-friday di oggi? Ah parlando di neri, sei ancora qui
Yvonne?
Yvonne. Se non arrivato ancora Andrea... e
te già qui?
Bruna. Sì oggi sono uscita prima per
via dello sciopero, recupererò la prossima settimana. E oggi sarete mica andate
a fare shopping, contagiate dalla pubblicità ossessiva sul black-friday?
Yvonne. Io detto nonna, ma lei non
voluto che c’erano sconti grossi.
Bruna. Brava nonna, anch’io oggi ho
boicottato, non ho speso un euro.
Yvonne. Te facile, non fare mai spesa,
ma noi.
Nonna. Io preferisco il mercoledì che
qui il supermercato fa il 10% ai super 65.
Bruna. Over 65. Ma Yvonne, non sai che
le origini del black friday provengono dalla tratta vostra?
Yvonne. Cosa tratta?
Nonna. Tratta degli schiavi dall’Africa,
vero Bruna?
Bruna. Sì brava nonna. Quando le navi
dopo la traversata dovevano ripartire, di solito il sabato, il giorno prima
svendevano gli schiavi rimasti, magari malati o poco prestanti, con grossi
sconti. Tu dovresti evitarlo come la peste il black-friday invece di fare la
consumista.
Yvonne. Grazie lezione, professora. Ma
voi dare consumista a noi africani? Voi consumisti.
Nonna. Brava Yvonne. Dobbiamo
vergognarci noi non te. Ma è appunto per cambiare che cerchiamo di non seguire
la moda.
Bruna. Scusate, ma a parte noi,
comunque si tratta sempre di un evento consumistico figlio della società dello
spreco. Possibile che non lo capite anche voi emigrati, o vi fate abbagliare
dalla società dei consumi?
Nonna. Ma allora ti scusi o attacchi
Bruna? Anche noi finita la guerra che non avevamo quasi mai mangiato la carne,
poi dopo abbiamo esagerato e pranzo e cena. E allora? Bisogna prima capirci bene
le cose.
Bruna. La civetta di Minerva si alza
al tramonto…
Nonna. Ma 'stasera che cos’è che c’hai,
vuoi umiliarci con i tuoi sfoggi?
Bruna. No scusate ancora, mi è
sfuggita.
Nonna. La civetta?
Bruna. No, si dice di una cosa che si
capisce quando è tardi. Non voi, i migranti, non tu Yvonne, ma il mondo, la
società occidentale, corre agli acquisti quando abbiamo l’emergenza climatica. Non
lo capite, non lo capiscono, che più vendite, più produzione vuol dire più
rifiuti?
Yvonne. Io vado casa, ciao.
Bruna. Ma non andartene così Yvonne…
Yvonne. Come vado?
Bruna. Mi sembra che te ne vai
arrabbiata, con il broncio.
Yvonne. E via con parole difficili, cos’è
broncio?
Nonna. Il muso, quando fai la faccia
scura, come te adesso. Ce l’hai contro la Bruna stasera?
Yvonne. No lei, ma voi c’avete tutto,
scuola, soldi, uomini, noi no.
Bruna. Cosa dici Yvonne?
Nonna. Lasciala andare Bruna, che la
rabbia della sera si calma la mattina.